PILASTRO 35 – CARITA’
La CARITÀ si relaziona comunemente col "dare qualcosa a chi ha bisogno", in breve, una "elemosina" ed il donatore si sente bene, perché ha fatto qualcosa di buono. L'hai fatto realmente? O era solo per tranquillizare la sua coscienza!
Il concetto di CARITA’ è stato ed è in gran parte frainteso ed oggigiorno è diventato di moda offrire Gala’ di Beneficenza, dove brilla soprattutto l'Ego. È questa la Carità che si richiede? La CARITA’ offre molto di più, in quanto contiene un'intera Università per apprendere rispetto al condizionamento ed alla liberazione. Lì si apprende che CARITÀ è molto piu’ di una CAREZZA e METTERCI LA FACCIA = in breve DARE ed è un atto dal centro della PUREZZA (P.13)
Il meschino o calcolatore non conosce questa parola e si infastidisce nel nominarla. Perché? Perché internamente è povero e la sua paura consiste nel tenersi coperto per non metterci la Faccia. È quello che richiede Luce e Amore.
LA CARITÀ ha molto a che
fare con un VISO SENZA MASCHERA. Chi dona il Volto si apre all'influenza
divina, prescindendo dall'egoismo nelle sue mille forme, dando priorità
all'anima perché possa liberarsi. In questo modo la persona comincia ad essere
caritatevole verso se stessa e poi il suo cuore si allarga, perché sente ed intende
la necessita’ dell'altro e dà, senza aspettarsi nulla in cambio. Questo atto
"caritatevole" genera le basi del benestare per poter DARE in
primo luogo Amore Divino, che nel suo momento dato scaturirà dalla sua Fonte
interna "IO SONO".
PILASTRO DELLA FORTEZZA/AUSTRIA
SOSTENIMENTO OTTAVA LUCE 2015 - 2022
Nessun commento:
Posta un commento